mercoledì 31 dicembre 2014

A volte ritornano!

Cucù! Finalmente si torna a far capolino sul blog! La mia latitanza lunghissima da queste parti non vi avrà di certo fatto passare notti insonni, lo so... ma a me questo spazio é mancato, così come é mancato riuscire a seguire assiduamente tutti i blog a me più cari, quelli in cui mi sento un po' a casa.

Il silenzio del blog ha nascosto dietro le quinte due mesi di corse e nuovi equilibri: il rientro a lavoro, l'asilo, le innumerevoli malattie che Polpetta si porta a casa e che generosamente condivide con la sorellina e anche con me... insomma, ho capito che non ce la posso proprio fare! Non so come facciano le bis (o tris...)mamme con blog al seguito a fare tutto... io é già tanto se riesco a mettere insieme una cena al giorno, figuratevi un po'! Però una cosa l'ho capita, in questi mesi di pausa dalla blogsfera: far progetti con le mie bimbette è praticamente impossibile, dunque ho imparato la filosofia del "take it easy" e a vivere un po' il momento per quello che è, sfruttando fino in fondo tutto quello che l'istante ha da darci (sia anche stanchezza o arrabbiatura, tanto poi passano!).

Intanto le bimbe crescono e stare con loro è sempre più bello. Polpetta ha le prime amichette all'asilo, è finalmente senza pannolino e rivedo sempre più spesso in lei comportamenti e atteggiamenti miei, e mi sembra già una donnina.
Maddy è una patatona di 9 mesi, sempre sorridente e socievole. Sarebbe la bimba perfetta, non fosse che di notte non ci capiamo e ancora ci sveglia quelle 3 o 4 volte...

Il tempo mi sfugge tra le mani ultimamente, ma tra i propositi per il nuovo anno ci ho fatto entrare anche l'intenzione di tornare attiva sul blog, una promessa fatta più che altro a me stessa e che mi auguro di mantenere.
Intanto, buon inizio anno a tutti, con l'augurio che anche tutti i vostri buoni propositi vengano mantenuti nel 2015!

venerdì 31 ottobre 2014

Uh, che paura! Letture speciali per la notte di Halloween

Allora, tutti pronti con zucche, caramelle, ragni e teli bianchi per celebrare la notte delle streghe e dei fantasmi? Io... no! Per fortuna le piccole non sono ancora contagiate dalla Halloween mania, "festa" a cui ancora io per prima non riesco ad affezionarmi, così anche quest'anno niente "dolcetto o scherzetto".

Stasera però non ci faremo mancare una lettura a tema, con un piccolo libretto scovato per caso nell'angolo delle occasioni della nostra libreria preferita ed entrato di diritto nella top ten dei libri preferiti da Polpetta! 

"Uh! Che paura!" è un simpatico modo per accompagnare i bambini nell'universo delle paure più comuni tra i nostri piccoli (che poi io dei ragni sono terrorizzata ancora adesso!), aiutandoli a scoprire che anche le cose che più ci spaventano possono avere un risvolto divertente, sorprendente e amico. 

Pipistrelli, civette, topi, ragni e lupi mannari sono i protagonisti di una storia fatta di suoni, ombre e rumori misteriosi che sì, fanno un po' paura, ma che in fondo nascondono un lato "arcobaleno", così come suggerito dalle illustrazioni. 


Polpetta in compenso ha paura dei giganti, è amica delle cimici e guarda sospettosa i ragni (senza dubbio più coraggiosa di me, che non li guardo neanche con la coda dell'occhio!), mentre i fantasmi sono ancora tutti parenti del "fantasma formaggino" e quindi non la spaventano nemmeno un po'. 

E i vostri bimbi, invece, di cosa hanno paura? 

lunedì 20 ottobre 2014

La forza di una manica rimboccata

La mente di una mamma non si spegne mai. Macina pensieri, pianifica, si domanda e si arrovella, sempre, per i propri figli. Anche se magari non lo vuole, anche se magari va tutto bene, la mente viaggia in lungo e in largo nel tempo. Sarà la natura delle mamme, che vorrebbero essere dovunque e comunque a fianco dei propri cuccioletti, per sostenerli, ma anche semplicemente per osservarli e godere della bellezza del loro camminare sicuri nel mondo.

Poi ci sono sguardi speciali, perché ti accendono dentro domande che si ripetono all'infinito e non hanno una risposta. Così mi succede quando guardo Maddy, la mia piccola pandorina che proprio in questo periodo inizia a fare i conti (seppur inconsapevolmente) con le fatiche e le difficoltà di quello che comporta la sua sindrome. La guardo e mi domando di lei, del suo futuro (ecco la mente che corre sempre avanti...), della fatica che farà a sostenere le occhiate discrete delle persone e gli sguardi che inevitabilmente cadono lì, sulla sua manina fortunata.

Mi chiedo come vivrà lei in un mondo che sempre meno accetta il diverso, il "difetto", dove se non sei perfetto spesso non sei nemmeno ritenuto degno di venire al mondo. Guardo quella sua manica sempre risvoltata un paio di giri all'insù e penso che sarà un po' l'emblema della sua vita, quel rimboccarsi le maniche. Per lei sarà tutto un po' in salita e vorrei essere sempre lì per spingerla un po' e alleviarle la fatica.

La mente di una mamma corre, ma l'occhio osserva e si fa sorprendere da quel frugoletto che dall'alto dei suoi sei mesi inizia a dar lezioni a noi grandi, trovando un nuovo modo per afferrare la vita. Tutto diverso da come avremmo potuto immaginarlo, ma non per questo meno perfetto.

(E niente, la patatona ha imparato ad afferrare il bibe con tutte e due le mani...lacrimuccia da condividere!)

venerdì 10 ottobre 2014

Baby-creativity: torta di pannolini a tema bagnetto

Quando ho ricevuto in regalo per le mie bimbe le torte di pannolini mi hanno sempre fatto un piacere immenso: belle, utili e creative, divertenti da "smontare" e sempre ricche di sorprese. Devo ammettere che questa, tra le tante discutibili mode legate al baby business degli ultimi anni, è quella che più mi ha convinta e così ho setacciato la rete , studiato qualche tutorial e mi sono cimentata anche io nell'opera!

Il risultato mi ha così soddisfatta e il regalo è stato così apprezzato che non solo l'idea è stata replicata in diverse varianti (e presto ve le mostrerò!), ma inizio a pensare di aprirci un'attività... non fosse che sono tremendamente facili da realizzare, davvero alla portata di tutti! Il bello poi é che il regalo si presta davvero a ogni tipo di budget, il tutto infatti dipende dalla qualità e quantità di "ingredienti" che si usano per confezionare la torta. 

Questa è la torta di pannolini a tema "bagnetto" fatta per Alberto: primo strato di pannolini, secondo strato accappatoio, crema per il cambio, bagnoschiuma, spugna e tanti amici per il bagnetto!

Cosa ne dite? Vale la pena provarci, no?

lunedì 6 ottobre 2014

Posso guardare nel tuo pannolino?

Ebbene, si avvicina inesorabile anche per noi il tanto temuto spannolinamento. Naturalmente in autunno, con i panni stesi che asciugano in circa una settimana e con la prospettiva di una decina di cambi al giorno...

Polpetta non è una bimba che ama le novità e quando in bagno ha fatto comparsa il vasino, ha sentenziato che non era cosa per lei, perchè il vasino era della cuginetta (serenamente spannolinata in due giorni estivi, beata mia sorella!).

Così quando in libreria mi hanno consigliato questo libro, l'ho infilato in borsa senza neanche aprirlo. Poi é stato amore alla prima lettura!

Gli ingredienti del successo sono un protagonista curioso e ficcanaso, come tutti i bambini, e la cacca, che da sola garantisce risate assicurate.
Topotto, il protagonista, vuole curiosare nei pannolini dei suoi amici e dentro ci trova cacche di ogni forma e dimensione, a seconda dell'animale. La cosa più divertente è che sono proprio i piccoli lettori, grazie ad alette, ad aprire i pannolini e a scoprirne il contenuto! Ad ogni pagina, la risata è assicurata!
E alla fine, arriverà anche il turno del curioso Topotto, ma il suo pannolino riserva una divertente sorpresa: è pulito, perchè lui, tra lo stupore di tutti, la cacca la fa nel vasino!

Il libro è diventato un must delle nostre letture quotidiane e nelle passeggiate in montagna Polpetta si divertiva a riconoscere le cacche degli animali che incontravamo sul sentiero... per ora non so dirvi se ci aiuterà con lo spannolinamento, ma di sicuro vi garantisco le risate insieme ai vostri bimbi, cosa non da poco, direi!

E voi come ve la siete cavata con il passaggio al vasino?

Titolo: "Posso guardare nel tuo pannolino?"
Autore: Guido Van Genechten
Casa editrice: Clavis

E perdonate come sempre le foto atroci, ma tablet e blogger non sempre vanno d'accordo! 

lunedì 29 settembre 2014

Pupi malati e scatole di cartone...

Dopo una settimana di asilo devo mio malgrado dare ragione a chi mi aveva preparata al peggio: "sarà sempre malata, vedrai, il primo anno lo passerà più a casa che a scuola!". Ebbene, noi che come ormai sapete non ci facciamo mancar nulla, in soli 7 giorni di asilo (un'ora al giorno...) abbiamo collezionato bronchite e virus del vomito, contemporaneamente, è ovvio. Roba da professionisti, non c'è che dire. Quel che é peggio è che ciò significa 15 giorni a casa dall'asilo, con polpetta resa iperattiva dal cortisone e la piccola Maddy inevitabilmente contagiata dai germi della sorella.

Ora che il mio quadro apocalittico è terminato, capirete da voi la ragione per cui si rende necessario inventare ogni giorno un'idea nuova per intrattenere Polpetta in casa. E il perché ho salvato dalla differenziata questa scatola vuota delle brioches, per trasformarla in un fornelletto con un paio di pennarelli e 5 minuti di tempo. 
 Credo in tutta sincerità che l'idea sia piaciuta più a me che a lei (la fase "pentolini"stenta a decollare da queste parti...), quindi a breve il tutto raggiungerà comunque il sacco della differenziata. Però voi una scatola delle brioches salvatela lo stesso, perchè appena riesco voglio raccontarvi di un'idea che invece da noi ha avuto un successone quest'estate!

Nel frattempo, mi rassegno a passare un altro pomeriggio giocando a "facciamo che tu eri Mofy e io Kerry?"... entusiasmante!

Ma voi quali giochi fate con i vostri pupi malati o convalescenti?

lunedì 15 settembre 2014

Stickers-mania? Noi ce li facciamo da sole!

Buongiorno! E oggi sì che è un buon giorno: pelle brasata dal sole del weekend (sole, finalmente!), Polpetta che pian piano prende confidenza con l'asilo, il giardiniere che finalmente disbosca il mio giardino... son soddisfazioni, insomma!

E visto che oggi l'entusiasmo non manca, voglio raccontarvi una delle cose che hanno allietato i pomeriggi piovosi in montagna durante le nostre vacanze, una delle tante idee davvero banali che si sono rivelate vincenti. 

Signore e signori, ecco gli stickers fai da te!

Ingredienti magici per il successo di questa idea: fogli, pennarelli, forbici e tanta, tanta colla stick! Perchè diciamoci la verità, quale duenne resiste al fascino della colla stick?

Il principio è di una banalità disarmante: disegnate su un foglio alcuni soggetti, magari chiedendo al vostro valido aiutante l'ispirazione giusta. Ritagliate ogni singola figura in modo da ricavare una tessera e, su un foglio più grande, disegnate uno scenario che possa contenere i soggetti.
E ora, dotate di colla l'impaziente duenne che, con la foga e l'entusiasmo con cui un muratore sparge cemento sui mattoni, spalmerà per bene il retro di ogni disegno ritagliato, appiccicandolo dove meglio crede. Alla fine, con una segretissima formula magica, fate un incantesimo sul foglio, sollevatelo e.... magia! I disegni non cadono!

Polpetta ha voluto aggiungere di suo pugno qualche dettaglio ai disegni così ottenuti, perché mancavano un sole e una nuvola, secondo lei.
Io credo siano tra i più belli mai fatti insieme, e li abbiamo ancora appesi sul frigo della casa in montagna.
(Ecco, nota per i disegni appesi al frigo: in un raptus di follia da uso di colla a stick, Polpetta ha appiccicato le tessere diettamente sul frigo... ehm...)

Pronti a realizzare anche voi i vostri stickers? Fatemi sapere com'è andata!

lunedì 8 settembre 2014

Ricominciamo!

Diciamocelo, ognuno ha i rientri che si merita... e se in queste settimane ho letto praticamente su tutti i blog di commossi saluti alle vacanze e di più o meno buoni propositi per il nuovo anno lavorativo, qui dalle nostre parti siamo andati un po' contro corrente.

Complice la mia maternità, ci siamo trascinati le vacanze in montagna fino a pochi giorni fa e al rientro non ci siamo fatti mancare proprio niente, dalla vaccinazione della piccola a un giretto in pronto soccorso con la grande (tutto nello stesso giorno, naturalmente!!!). 

Se anche lontanamente mi era balenato il pensiero di pianificare una semplice routine per il rientro, questo non é durato più di cinque minuti... noi siamo grandi fan dell'improvvisazione, a quanto pare!

Eppure le cose vanno avanti, tra qualche giorno Polpetta inizierà l'asilo, io ho già pronta la lacrimuccia da versare di nascosto e il nodo in gola all'idea di lasciarla lì... Maddy è un portento, super mammona, testarda e dolcissima, sveglia e curiosa, ogni giorno una sorpresa... proprio oggi abbiamo iniziato a farle assaggiare la frutta: appena le tolgo il cucchiaio dalla bocca piange disperata!

E inesorabile si avvicina anche il mio rientro a lavoro: meno un mese al giorno fatidico, mese in cui ho accumulato -chissà come!- una lista infinita di cose "che prima che torno a lavoro lo faccio". Ma sono fiduciosa...

Ah sì, e poi ho anche un sacco di voglia di raccontarvi tutte le cose belle che abbiamo fatto quest'estate, dalle idee per trascorrere i pomeriggi piovosi in casa alle scoperte "letterarie" che ci hanno tenuto compagnia in questo agosto montanaro. Quindi spero che le pupattole sincronizzino presto un altro pisolo pomeridiano, così vi racconto tutto!

A presto!

giovedì 31 luglio 2014

Torri di pasta e infili

Ancora poche ore e questo strano mese di luglio ci saluterà, con i suoi infiniti giorni piovosi, l'aria settembrina e il carico di ricordi che non si cancelleranno facilmente. È stato un mese faticoso, in cui sono spesso rimasta da sola con le bimbe e che ha visto anche il doloroso addio al mio nonno, una persona davvero speciale che con la sua vita semplice e discreta ha saputo essere un grande esempio per tutti.

La fatica fisica e morale che mi porta a queste tanto attese vacanze non ha comunque cancellato il piacere di godermi le piccole pesti ogni giorno: Maddy cresce a vista d'occhio, fa grandi progressi nell'uso della manina ed è veramente uno spettacolo! Polpetta è di una dolcezza infinita, anche se i terrible two stanno iniziando a farsi sentire...
E come sanno tutte le mamme che si sono trovate alle prese con i duenni, le idee per tenerli impegnati non sono mai abbastanza! 

Quando non si hanno molte carte da giocare dopo una lunga giornata passata insieme, vale tutto: così, perdonatemi la banalità, è con piacere che vi racconto dell'idea delle torri di pasta!

Una vaschetta di polistirolo di quelle per alimenti, tre stecchini di legno e pasta adatta allo scopo. Basta mostrare alla piccola peste come funziona il gioco... et voilà! Qualche decina di minuti di silenzio, che dopo una lunga giornata sono davvero una benedizione!

Visto che faccino concentrato?!?

giovedì 24 luglio 2014

La casa di Peppa Pig

Ebbene sì, anche dalle nostre parti la Peppa riscuote sempre un successo indiscusso. Le puntate ormai le sappiamo a memoria, così come i libri cartonati che abbiamo collezionato nel tempo, e nonostante ciò l'entusiasmo di Polpetta di fronte alle avventure della maialina è sempre alle stelle. Vabbè, passerà...

Quando però la zia ci ha regalato la super valigetta di Peppa, contenente centinaia di stickers, devo ammettere che un po' mi sono tremate le gambe! Così ho pensato di fare qualcosa di diverso per far giocare Polpetta con i personaggi del cartone animato, usando gli stickers contenuti nella valigetta.

È nata così la nostra personalissima casa di Peppa Pig! Ho riprodotto i locali su un cartone abbastanza grande, poi insieme a Polpetta abbiamo aggiunto gli adesivi per animare un po' le singole stanze. C'è la pizza nel forno, la valigia di papà Pig in salotto, ci sono gli spazzolini da denti in bagno e i giocattoli preferiti di Peppa e George sui loro letti.

Ma non è finita! Poteva forse mancare il giardino? No! E così sul retro del cartone abbiamo disegnato un bel prato con tutto ciò che serve per divertirsi all'aperto, compresa una pozzanghera di fango!

Polpetta si è divertita a giocare con i suoi personaggi preferiti e io sono stata felice di scongiurare l'ennesima puntata de "Il castello ventoso"!

martedì 22 luglio 2014

Pomeriggio in città!

Belle queste giornate di fine ottobre, vero? A dirla tutta, io mi sto godendo il fresco come non mai, ma trovare il modo di rendere interessanti le lunghe giornate passate con le bimbe in casa non è sempre facile.

Così, dato che il parco o anche il giardino di casa sono off limits per ora, l'altro giorno mentre Polpetta riposava mi sono armata di nastro carta e ho improvvisato una città sul pavimento. Ho reclutato le costruzioni e la città si è animata: parco, supermarket, un castello e la fattoria, tanti posti da visitare che hanno comportato un po' di traffico sulle strade di nastro carta...

Idea più apprezzata da Polpetta è stata il ponte, che é crollato più volte tra le sue risate... vabbè!

E anche un pomeriggio in casa è passato! Voi cosa state escogitando per questi "bei" pomeriggi estivi?

venerdì 4 luglio 2014

Aquilone indoor

Sono certa che ognuno abbia un gioco in mente , un gioco piccolo, ma speciale, che si faceva da piccoli e che a ripensarci ci sorride il cuore. Spesso sono piccole cose, semplici idee di gioco che magari ci legano a persone speciali o che ci ricordano momenti felici.

Il mio gioco amarcord è questo, l'aquilone fatto con un sacchetto di plastica (quando ancora esistevano soltanto sacchetti di pastica...) che riempiva interi pomeriggi passati a casa dei nonni insieme a mia sorella. 

L'idea è davvero di una banalità estrema, ma ricordo benissimo l'entusiasmo con cui noi ci mettevamo al lavoro per realizzare e decorare il nostro aquilone. La scatola dei pennarelli della nonna aveva un odore particolare, che riesco a ricordare ancora adesso. Il nonno metteva l'alcol nei pennarelli un po' scarichi, così scrivevano ancora... e noi passavamo una buona parte del pomeriggio a disegnare sul sacchetto il nostro personaggio (un volto, un animale...), per poi uscire in cortile a giocarci. La nonna legava un lungo filo di lana al sacchetto e noi ce lo trascinavamo dovunque, se c'era vento lo vedevamo volteggiare in aria, altrimenti facevamo delle grandi corse per far prendere il volo al nostro aquilone. Sempre e comunque divertendoci un sacco!

Oggi ho riproposto a Polpetta questo stesso gioco, con la speranza di farla sfogare un po' anche se costrette in casa dalla pioggia. Così le ho fatto scegliere il personaggio da disegnare sul sacchetto (ha scelto il panda Ciù, protagonista di uno dei suoi libri preferiti), l'ho riprodotto con il pennarello indelebile e ho legato una stringa ai manici del sacchetto. E poi... via di corsaaaa!

Polpetta si é divertita tantissimo a correre per casa vedendo il suo amico Panda che la seguiva svolazzando, il gioco é durato ben oltre le mie aspettative e non vedo l'ora di provare con lei l'aquilone in giardino in una giornata di vento.

Credo che non ci sia niente di più bello che vedere la propria figlia divertirsi con lo stesso gioco che noi stesse adoravamo da piccole e credo che anche la mia nonna, dal cielo, questo pomeriggio abbia sorriso e magari ripensato a noi bambine con i nostri sacchetti colorati...

venerdì 27 giugno 2014

Il mare da tavolo!

Sono bastati 5 giorni in Liguria, con caldo da ferragosto e mare caraibico, per far godere alla Polpetta di casa il lato bello del mare. Inutile dire che ora il mare é tra gli argomenti principe dei suoi giochi e dei suoi discorsi. Spero che la piscina gonfiabile possa un po' soddisfare la sua voglia di sguazzare al fresco, però in attesa che il tempo torni a ricordare l'estate ci siamo inventate un gioco da fare in casa che più marittimo non si può: il mare da tavolo!

Si tratta di fatto di una semplice vaschetta di plastica abbastanza grande, riempita con tutto ciò che ricordi la spiaggia e, rigorosamente, con acqua. 

Noi abbiamo recuperato qualche conchiglia, i sassi raccolti in spiaggia e qualche pietruzza azzurra. Tocco finale, una goccia di colorante alimentare blu nell'acqua, per uno scorcio di spiaggia davvero caraibico!

Devo dirvi che Polpetta ha decisamente apprezzato il gioco che l'ha intrattenuta per una buona mezz'ora, durante la quale ha improvvisato barchette per i suoi granchietti di gomma (che il mare avrà pur i suoi abitanti, no?), sperimentato travasi con l'acqua che colorava le ciotole di azzurro e, non ultimo, bagnando completamente se stessa e la cucina...!

Nota per il futuro: meglio replicare all'aperto, magari in un giorno di sole!
Vi lascio con una piccola gallery del nostro mare da tavolo (perdonate foto ed editing, ma lavorare da tablet è proprio scomodo!).
  

mercoledì 25 giugno 2014

Ben e Holly, compagni di giochi da fare in 5 minuti!

Anche la mamma piú creativa e volenterosa del mondo, ne sono certa, cede ai cartoni animati. E anche io, pur essendo poco creativa e ancor meno volenterosa, spesso propongo a Polpetta "guardiamo un cartone?", che tanto -diciamoci la verità- anche noi siam cresciute a suon di Puffi e Mila e Shiro e siamo ancora vive.

Vi confesso anche che, nonostante le belle giornate, non é sempre facile uscire di casa con tutte e due le bimbe. Spesso, con mio grande rammarico, Polpetta é un po'costretta in casa (e sia lodato il giardino in questi casi!), quindi l'altro giorno ho approfittato del pisolino di Maddy per fare insieme a lei un nuovo gioco che ci ha tenute impegnate per un po' e ha soprattutto scongiurato l'ennesima proposta di cartone animato.

Se anche i vostri pranzi o le vostre serate sono scandite dall'appuntamento con Ben e Holly, sapete di cosa sto parlando! Polpetta é in fissa con fate, elfi e coccinelle che abbaiano (giá... sigh!), cosí ho recuperato feltro, colla a caldo e altri gingilli per realizzare, con gli stecchini di legno, le marionette dei protagonisti del cartone animato.

Polpetta li ha amati da subito e ha seguito curiosa tutti i passaggi per realizzarli: ritagliare il feltro, posizionarlo sullo stecchino e incollarlo con la colla a caldo, disegnando poi con i pastelli i volti di Ben e Holly. Tutto qui! Cinque minuti per personaggio e una mattina intera di gioco!

La coccinella Gastone ha ottenuto il successo piú grande, sará forse merito dell'occhietto mobile? 

Ora il prossimo passo sarà realizzare qualche altro personaggio del Piccolo Regno... stay tuned!

giovedì 12 giugno 2014

Di mani, manine e manine speciali

Certe cose sono piú facili da raccontare se si é sedute su una terrazza e si guarda il mare, al fresco, dopo due mesi di ritmi folli, di pensieri affollati e di sfide difficili. 

Il blog si é un po' rallentato perché l'arrivo di Maddalena mi ha assorbita e travolta in modo inaspettato. E ho pensato a lungo se raccontare sul blog una cosa cosí personale, che riguarda me, ma anche e soprattutto lei, ci ho pensato in tutti questi mesi e poi ho capito che era giusto farlo, per chi non osa chiedere, perché scrivere mi viene sempre piú facile che parlare e per tutte quelle mamme che si trovano nella mia situazione e ne hanno paura.

Maddalena é nata con una malformazione alla mano e al braccio destro, cosa di cui mi sono accorta io, mentre la allattavo, in sala parto. Impossibile vederla nelle ecografie. I giorni in ospedale sono stati faticosi, lei sempre via per centomila accertamenti, il latte che arrivava e tu che non potevi attaccarla, l'angoscia del non sapere cosa avesse (una sindrome? Un problema neurologico? Una malformazione localizzata?), la fatica di dirlo ai parenti... 

A casa dall'ospedale i pensieri tristi hanno fatto spazio alla routine di tutti i giorni, ma il calendario di visite e accertamenti é stato serratissimo, e anora non si é concluso. Per quanto serva dare un nome a quello che c'é, Maddalena ha una sindrome, la sindrome di Poland, che nel suo caso si é manifestata in forma lieve e che per fortuna comporta solo problemi estetico-funzionali alla mano.

E allora inizi a mettere insieme i pezzi...
Dalla compagna di stanza in ospedale, la cui discrezione e il cui appoggio in questi momenti duri mi resteranno sempre nel cuore, al fatto che una mia compagna del liceo con cui sono rimasta costantemente in contatto é fisioterapista della mano e mi sta aiutando nella ricerca dei migliori specialisti in questo campo, tanti piccoli segnali ci hanno reso chiaro che siamo proprio messi su una strada, e che la strada é quella giusta, anche se noi ce la aspettavamo piú semplice, meno tortuosa, piú prevedibile. E poi Maddalena ha fatto di tutto per nascere il 25 marzo, giorno dell'Annunciazione, quindi ha di certo un occhio speciale che dall'alto la segue e la sorveglia.

Lei é uno spettacolo e un portento, una bambina di cui é impossibile non innamorarsi. E tutta la forza di cui c'é bisogno nei momenti piú duri la troviamo proprio guardando lei, cosí piccola, ma cosí sorprendentemente perfetta nel suo essere speciale. E sono certa che lei non abbia ancora iniziato a stupirci davvero!

Non so bene cosa aspettarmi dai prossimi mesi e dai prossimi anni, ma sono sicurissima che il cammino che ci attende non sará lasciato al caso, e che Chi ci accompagna in questa strada non ci farà mancare il sostegno necessario, quando ce ne sará bisogno, cosí come appunto é giá successo.

All'inizio, nei primi giorni dopo il parto, il pensiero costante era quello di essere di fronte a una mancanza, a un qualcosa che non ti era stato dato, a un senso  di colpa misto a impotenza, il tutto unito alla paura di essere inadeguata a star di fronte a questa sfida. 

Poi c'é stato chi mi ha ricordato che non ci vengono mai date sfide che non possiamo superare. E lí sono tornata ad abbassare il mio sguardo su di lei, sul fatto che lei fosse lí, presente, viva, un dono e insieme un mistero grande. E ho capito anche che il "mi dispiace" che mi si era ingigantito dentro stava sparendo, perché era davvero poca cosa rispetto alla bellezza della sua presenza. Non perché "ci sono situazioni peggiori" o perché "poteva andare peggio", ma perché il suo esserci, ed esserci cosí, mi ha ricordato il conforto e la bellezza dell'essere amati gratuitamente e infinitamente da Chi ci ha dato la vita.

Tutto ció non mi ha risparmiato la fatica e la sofferenza del dover affrontare il tour de force di visite fatte finora e di certo non mi risparmierá le sfide che arriveranno in futuro. Io posso solo augurarmi di non perdere questo sguardo e la serenitá che mi dá la presenza di Maddy ogni giorno.

E cosí ora saprete perché, nei miei racconti di mani e manine, da oggi racconteró anche la storia di una manina fortunata, come la pinna di Nemo...

venerdì 23 maggio 2014

I travasi svuota-dispensa

Trovare il tempo per accendere il tablet e pubblicare, in queste settimane, è stata veramente una lotta... tra poppate, visite, cambi di pannolini e ore di sonno da recuperare, ho davvero fatto fatica a scrivere e aggiornare il blog!
Ed è un peccato perché ci sono tantissime cose che vorrei raccontarvi, spero però di poter recuperare presto!

Intanto vorrei farvi fare qualche risata con la cronaca dei piccoli stratagemmi che escogito per intrattenere la quasi duenne nei pomeriggi in cui sono sola con tutte e due le pupette. Sorprendere Polpetta non è semplice e, per quanto sia una brava bambina, l'attenzione che dedica ai giochi non è mai superiore ai 5 minuti consecutivi, tempo che non mi basta nemmeno per far fare il ruttino a Maddy!

L'altro giorno stavo facendo pulizia nella dispensa e ho trovato una scatola di crema di riso aperta dai tempi dello svezzamento, così ho avuto la malsana idea... travasi con la farina!!!


L'unico accorgimento che ho avuto è stato quello di allestire la postazione travasi in veranda (almeno ho salvato il pavimento della cucina...), per il resto ho lasciato Polpetta libera di pasticciare.



Risultato? Farina sparsa un po' dovunque, ma grazie a questa idea ho avuto la mia personalissima torta di compleanno!




E, aspetto da non sottovalutare, ho strappato anche un quarto d'ora di pace per spupazzarmi MaddaLove!

E voi, quali stratagemmi da mamma disperata adottate per intrattenere i vostri bimbi?

martedì 29 aprile 2014

Giochi fai da te per nanetti curiosi

MaddaLove ha da poco festeggiato il suo primo mese di vita: osservarla ogni giorno è uno spettacolo, inizia a guardare il mondo curiosa con i suoi occhioni blu e ci sorride pacioccona.

Visto che con Polpetta mi ero fatta trovare impreparata (chi lo sapeva che i bimbi sono già così interattivi a un mese?), a questo giro ho già sfoderato il libro di stoffa con i disegni in bianco e nero, visibili anche dagli occhi dei neonati, e ho allestito nel salone un angolo lettura a prova di bebè! Maddy ha gradito e ha osservato attenta le figure per un po'.



Soddisfatta da questo successo, ho realizzato per Maddy il primo gioco fai da te: grazie all'ispirazione del mitico Joel, ho cucito insieme alcuni ritagli di feltro per ottenere questi giochini per carrozzina.

Il tutorial per realizzarli lo potete trovare qui, come potete vedere io ho scelto di usare forme già un po' riconoscibili, ricreando una coccinella e usando un cuore al centro della targhetta quadrata.



Del resto, essendo un regalo per MaddaLove, un cuore non poteva mancare!
Anche i pendagli da carrozzina hanno avuto un buon successo, Maddy li osserva e li segue con gli occhi se li sposto e, tra un po', potrà anche provare ad afferrarli, dato che grazie all'elastico si prestano anche a questa funzione!

Per la serie "non è mai troppo presto per i giochi fai da te"! ;)

mercoledì 16 aprile 2014

Facciamo merenda insieme?

Se siete golose come me, non potrete che essere felici di accettare il mio invito a merenda: vi aspettano dolci che non vi faranno metter su nemmeno un grammo! Non ci credete? Allora date un'occhiata ai miei dolcetti di feltro!

Questi biscotti e dolcini sono andati ad arricchire il set di felt food che avevo realizzato per Polpetta e che vi avevo mostrato qui. Devo confidarvi che hanno riscosso un insperato successo, in particolar modo i dolcini che, a seconda delle esigenze del gioco, sono stati anche trasformati in coni gelato da offrire a tutti gli ospiti che sono passati per casa in questo periodo.

La realizzazione dei biscotti è abbastanza immediata, io ho cucito insieme due rettangoli di feltro marrone, usando anche un po' di ovatta per dare al biscotto una consistenza morbida.

Per i "cupcake" invece sono partita dal contenitore vuoto della ricotta (quello della ricotta da 100 grammi, che è piccolino), ho preso le misure della superficie esterna e l'ho ricoperta con il feltro marrone. Con un bel po' di ovatta ho reso morbido l'interno dei dolci, coprendo il tutto con feltro di diversi colori. Noi abbiamo un cupcake alla fragola e uno alla panna, guarniti con gocce di cioccolato.

Ora non mi resta che preparare qualche tazza di the per la nostra merenda!

martedì 8 aprile 2014

Tra stelle e nuvole: nuova decorazione per la cameretta

Una nuova vita porta un inevitabile piacevole disordine nella nostra quotidianità e anche con l'arrivo di Maddalena le nostre giornate sono diventate imprevedibili e straordinariamente ricche.

Lei è arrivata due settimane prima del previsto, quindi io che sono la regina delle ritardatarie non ho fatto in tempo a realizzare molte delle idee che mi erano venute in mente per celebrare in modo creativo la sua nascita... Fiocco nascita, giochini e decorazioni per la cameretta sono ancora tutti nella mia mente, a parte questo "mobile" che ho realizzato a puntate e terminato in extremis!

Due nuvolette di feltro, imbottite con ovatta e decorate con le iniziali delle mie bambine, unite tra loro con filo di nylon trasparente, decorato con stelline e perline rigorosamente home made.

Per realizzare stelline e perline ho usato una pasta da modellare molto leggera, l'ho ritagliata con una formina e, una volta asciugata, colorata con gli acrilici. Ho incollato tra loro due stelline, avendo cura di far passare tra le due il filo di nylon.

Per completare il lavoro, non potevo non dare un po' di luccichio al tutto: ho aggiunto i glitter in tono sulle stelline, così che risultasse splendente anche con la luce artificiale.

Ecco il mobile appeso in cameretta! Alle due polpettine è piaciuto, spero piaccia anche a voi! 

martedì 25 marzo 2014

Benvenuta Maddalena!

É arrivata con anticipo, come una bella sorpresa. Ha avuto la forza di aspettare il giorno che voleva, e di nascere il 25 anzichè il 24 marzo, perchè la sua vita è stata un dono speciale e come tale andava accolta in un giorno speciale, come quello dell'Annunciazione.

Maddalena è piccola, un frugoletto, ma ha una amore per la vita e una forza che invidio e che spero di fare un po' mia, osservandola.

Benvenuta nella nostra famiglia, cucciolina!
 

domenica 16 marzo 2014

La traccia che rimane. I nonni sono sempre un aiuto?

Sono latitante da qualche tempo sul blog, lo so. Queste ultime settimane di gravidanza mi stanno mettendo a dura prova, inizio a essere poco autosufficiente e faccio fatica a fare anche le piccole cose, come giocare con Polpetta, cambiarle il pannolino o preparare pranzo e cena. Tutto grazie a un simpatico mal di schiena che mi tiene compagnia giorno e notte e che ora, grazie ai massaggi, spero di convincere ad andarsene!

Purtroppo sul fronte "aiuti" da queste parti non siamo messi benissimo... Sento ripetere da un po' tutte le parti che i nonni sono una grande risorsa, quando si diventa genitori. Eppure, confrontandomi con molte mamme, emerge un quadro che sempre più spesso non dipinge un vero scenario di aiuto. E questo mi consola, eccome se mi consola!

Avere un aiuto è fondamentale quando si diventa mamma, così come è naturale aspettarsi una mano dai nostri genitori che prima di noi -e proprio con noi- hanno vissuto sulla loro pelle l'esperienza dell'arrivo di un bambino. Però oggi la naturalezza di questo aiuto mi sembra sia venuta meno. Spesso l'aiuto, che dovrebbe essere gratuito e partire dal riconoscimento di un bisogno dell'altra persona, diventa un'imposizione del loro ruolo di nonni (della serie "non sei tu che diventi mamma, ma io che divento nonna"), con la conseguenza che, pur di avere una mano, le mamme si fanno da parte e lasciano campo libero ai nonni, per la pace in famiglia o per non sembrare sconvenienti.
Ma dev'essere questo il prezzo da pagare?

A volte, invece, sembra proprio che non ci arrivino, a capire che hai bisogno di una mano. L'aiuto che ti viene offerto è sempre subordinato alle LORO disponiblitià, ai LORO impegni e secondo le LORO modalità (del tipo vengo lì e ti tengo il bambino, quando tu preferiresti che ti fosse fatta la spesa...). Non chiedono, ma offrono uno specifico "servizio" in base a esigenze che non sono tue, ma loro (sempre in buona fede, naturalmente...). E la cosa peggiore, quando provi a chiedere un favore in base ai tuoi bisogni, è quello di sentirsi rispindere di no, perchè magari loro vogliono stare col bambino.

Basta chiedere espressamente, direte voi. Vero. Ma è sempre così facile domandare? E cosa succede poi quando l'aiuto ci viene fatto pesare? E cosa accade invece quando ti aspetti una mano e questo aiuto non arriva, quando magari chiedi anche un aiuto e ti viene negato, magari con la scusante che "io alla tua età ne avevo due e ce l'ho fatta da sola"?
Quale traccia rimane dentro di noi di questo mancato aiuto da parte delle persone da cui più naturalmente ci aspetteremmo una mano? Parlando con tante mamme, mi rendo conto che spesso la ferita è profonda, che questa mancanza fa scattare l'istinto di Wonder Woman, della serie "vabbè, farò tutto da sola!", spesso con conseguenti mamme stressate e bimbi nervosi.

Io credo che sia importantissimo saperci riconoscere bisognose, ma che sia altrettanto importante essere in grado di gestire gli aiuti che abbiamo, o di procurarci quelli giusti nel caso non ne avessimo. La qualità dell'aiuto fa la differenza, sia per la mamma sia per il bambino, soprattutto all'inizio.
Ci saranno sicuramente nonni che, d'accordo con la mamma, riescono a rendersi utili davvero e nel migliore dei modi, e non nego che i nonni restino figure importantissime per i bimbi, che siano vicini o lontani.

Per quanto mi riguarda, io cerco di tenere duro e di cavarmela come posso, che tanto certe teste non le puoi cambiare, la mia compresa...
E voi come siete messe a nonni e ad aiuti?

PS: spero e conto di tornare a raccontarvi presto dei miei pasticci per Polpetta e per la bimba in arrivo...

venerdì 28 febbraio 2014

La strana sorte dei secondogeniti

Da quando ho iniziato a diffondere la notizia della mia seconda gravidanza, arrivata un anno dopo la nascita di Polpetta, sono oggetto di sguardi compassionevoli, occhiate indagatorie, sorrisini isterici e frasi del tipo "non sai cosa ti aspetta!", "vedrai che sarà dura", "un po' ti invidio, ma quando penso a cosa ho passato io..." da parte delle plurimamme con cui mi confronto.


Ora, a poco più di un mese dalla nascita della mia seconda bimba, mi domando quale problema abbia il mondo con i secondogeniti. La cosa peggiore che mi hanno chiesto è stata: "scusa la domanda, ma è stata voluta o è stato un caso?". No, non scuso la domanda. Perchè all'arrivo del primo figlio si stappa champagne, e per il secondo arrivano soltanto compassionevoli pacche sulle spalle? Forse la vita di questa creatura è meno desiderata o meno attesa perchè arriva per seconda? Perchè erediterà i giochi, i vestiti e la carrozzina della sorella? Forse le sue esigenze da neonata saranno vissute come un fastidio perchè toglieranno attenzione alla sorella o perchè arriveranno a sconvolgere - di nuovo - quel precario equilibrio famigliare che solo ora stiamo trovando?


Perchè poi tempestare la bismamma con queste ansie e fatiche che sono prima di tutto frutto di esperienze soggettive? Quando è arrivata Polpetta le profezie catastrofiche sulle notti insonni, le coliche, l'allattamento difficoltoso, la depressione post partum e via dicendo sono rimaste tutte inattese: perchè arrivano sempre pareri negativi (e non richiesti) su apocalittici eventi che questa piccola creatura dovrà portare nelle nostre vite di mamme?


Perchè nessuno ti dice che Chi ci dà il dono della maternità sa che siamo buone madri ancor prima che lo scopriamo noi, sa che abbiamo tutte le forze per farcela, anche se a noi sembra impossibile? Perchè nessuno ci aiuta ad aver fiducia nel misterioso e grande dono che ci è stato fatto, quello di esser madri di nuovo? Forse qualcuno ci ha promesso una strada solo in discesa? Forse qualcuno ci ha rifilato una fregatura, dietro questa nuova vita che arriva dentro di noi?
La cosa peggiore, che queste persone non sanno, è che i bimbi nella pancia lo sentono, tutto questo brusìo intorno al loro arrivo. E non è un caso se, fino a poche settimane fa, la mia piccola se ne è stata tutta rannicchiata sul mio stomaco, voltando le spalle al mondo e in posizione podalica, come a voler dire che lei, da lì dentro, non si sarebbe mai mossa... Poi, grazie alle mie ostetriche e a un po' di tempo dedicato solo a lei, le cose si sono sistemate.


Io non so quale problema abbia il mondo con i secondogeniti, di certo so che hanno un grande privilegio, quello di poter sentire, già nella pancia, il grande amore che si proverà per loro, attraverso l'amore della mamma per il fratello che c'è già. E la certezza di sapersi amati, ancor prima di venire al mondo, non ha prezzo.
E scusate se è poco.

giovedì 27 febbraio 2014

Bacchetta magica per piccole fatine!

Io ci speravo, e invece niente: anche quest'anno mi toccherà rinunciare alla maschera di Carnevale per Polpetta! Sarà certamente ancora troppo piccola, ma appena vede qualcosa che somigli a un vestito di Carnevale inizia a dire NO NO!

Così ho dovuto tenere a freno la mia voglia di prepararle qualcosa di speciale per questa festa, mettendo tutte le idee in un cassetto in attesa che sia un po' più grande.

L'altro giorno però a casa della cuginetta ha scoperto una bacchetta magica giocattolo, di quelle abbinate ai costumi da fatina, e ci ha giocato un bel po': questo è bastato per giustificare la realizzazione di questa bacchetta magica a prova di piccola fatina!

Per realizzare la bacchetta magica ho recuperato un bastoncino di plastica dura, di una vecchia girandola, abbastanza resistente da uscire incolume dalle magie di Polpetta.
Con il feltro rosa ho realizzato due stelle identiche, prima di sovrapporle ho messo al centro un tulle recuperato da una delle tante bomboniere collezionate nel tempo.
Ho poi cucito il tutto insieme lungo il perimetro, lasciando aperto un piccolo spazio per inserire un po'di ovatta per l'imbottitura, così che la bacchetta fosse morbida e non pericolosa per Polpetta.
Per unire la stella così ottenuta alla bacchetta ho usato un po' di colla a caldo.

Per rendere il tutto ancor più magico, ho aggiunto anche un po' di colla glitterata sul tulle.

Polpetta che trotterella, ancora incerta, per la casa con la sua bacchetta, biascicando un "bidibi bodibi bu" tutto suo, è uno spettacolo così divertente che quasi quasi mi dispiace un po' meno non prepararle nulla per il carnevale!

(ma poi, in fondo, potrei sempre provare a vestirla da fatina...!)

Ps... scusate la latitanza, ma la connessione in questi giorni ha fatto i capricci, sarà stata colpa dei temporali!
Questo post partecipa al linky party diAlex!