Tornati nel grigiore milanese abbiamo presto riabbracciato loro, i VIRUS, che tanto ci sono mancati nel nostro Natale siculo (sì certo, come no...).
Quando iscrivi tuo figlio al primo anno di asilo te lo dicono: "starà più a casa che all'asilo". E tu pensi "sì vabbè, che esagerazione... si ammalerà ogni tanto, pazienza!". Quello che non immagini è che "ogni tanto" significa che frequenta 3 giorni e sta a casa 2 settimane filate, ad andar bene.
E quello che nessuno ti dice è che, inevitabilmente, in quelle 2 settimane a casa il piccolo scolaretto contagia sorellina, padre, madre, gatto, cane e pesce rosso, per non farsi mancar nulla! Con la pediatra ormai ho un rapporto più confidenziale che con mia madre e anche il numero del mio dottore è entrato di diritto tra i preferiti del mio telefono.
In questo turbinio di febbri, vomiti e nasi colanti riuscire a organizzare qualsiasi cosa, che sia la cena della sera o la doccia quotidiana, è fuori discussione, dunque stiamo diventando maestri dell'improvvisazione e paladini del "take it easy".
Tutto ciò per dire che l'anno nuovo non avrà portato le tanto sperate tranquillità e salute, ma ce la faremo comunque. Solo, con un po' di pazienza in più!
(E comunque, caro virus, non sentivamo la tua mancanza, grazie...)