mercoledì 26 giugno 2013

PappAvventura: polpette per Polpetta

Polpetta è diventata grande. I bambini sono così: li guardi un giorno e non sono più i poppanti che hai sempre conosciuto, ma sono diventati grandi. All'improvviso. Davvero come fanno i funghi. Polpetta parla e si fa capire, gattona spedita, cerca anche di arrampicarsi dovunque, sa cosa vuole, sa come chiedertelo e sa anche come ottenerlo (queste donne, ruffiane nel DNA!).

Ieri allora ho voluto celebrare questa sua crescita con un piatto degno di lei: le ho preparato le POLPETTE!

Nelle nostre fughe montanare del weekend, quando riusciamo, approfittiamo del macellaio di paese che ha carne molto più buona di quella confezionata del supermercato sotto casa e così, armata di macinato di manzo “di montagna”, ho deciso che il primo piatto “da bimba grande” di Polpetta potevano a buon diritto essere proprio le polpette.

giovedì 20 giugno 2013

Sì, viaggiare... con un circo in macchina!

Polpetta ha da un po’ raggiunto il traguardo del seggiolino sul sedile posteriore della macchina del SuperPapi. Io personalmente, sulla mia macchina, preferivo l’ovetto, così ce l’avevo a portata di sguardo, ma ormai, cicciottosa com'è, le stava stretto, quindi armata di buona volontà sono andata a comprare il secondo seggiolino e l’ho piazzato sul mio bolide. Sono irremovibile dal punto di vista regole in auto: non ci sono pianti isterici che tengano, si sta seduti e legati, punto e basta. Però bisogna essere realiste: sfido qualunque mamma a guidare serena mentre sul sedile posteriore il bimbo si dispera per tutto il viaggio... Devo, mio malgrado, dare ragione alla mia assicurazione che ha pensato bene di aumentarmi la quota di 50 Euro perché ho un figlio piccolo e dunque le distrazioni alla guida aumentano, e con esse anche i rischi: un bimbo piccolo in auto ti distrae un sacco, soprattutto se piange, si lamenta, perde il ciuccio e via dicendo. Ma anche qui, cerco per quanto mi è possibile di essere altrettanto irremovibile: la mamma sta guidando e non può proprio girarsi a tenerti la manina o a cantarti tutta la compilation dello Zecchino d’Oro.

Conoscendo l’irrequietezza della pupattola, soprattutto quando è stanca, ho pensato che sarebbe stato carino inventarmi qualcosa per allietare i suoi viaggi in auto quando nessuno è accanto a lei a farle compagnia e quando il guidatore non si può proprio distrarre dalla guida. Così ho pensato a questo pannello porta-giochi che avrebbe assolto a una duplice funzione: quella di intrattenere Polpetta e quella di evitare che giocattoli rotolanti si perdessero sotto i sedili e in angoli della mia macchina che non so nemmeno di avere!

Realizzarlo è abbastanza semplice, e se avete la colla a caldo non vi servirà nemmeno usare ago e filo. Ecco quello che vi serve (foto 1):
- cartone (piuttosto rigido)
- stoffa di diversi colori
- feltro di diversi colori
- nastri colorati
- spago
- forbici e colla a caldo
- velcro

Iniziate realizzando “l’anima” della struttura. Io ho diviso il mio pannello di cartone in due parti, così che il pannello potesse essere pieghevole e quindi più facilmente trasportabile, lasciando tra le due parti di cartone uno spazio di circa3 cm (foto 2). Ho incollato la stoffa al cartone con la colla a caldo, ricoprendo sia il fronte sia il retro. Ho realizzato anche dei ganci con nastro e velcro che mi permettessero di appendere il pannello allo schienale del sedile; abbiate l’accortezza di realizzarli in una misura che vi consenta la chiusura, in base al tipo di auto (e di sedile) che avete.

Nello spazio tra un cartone e l’altro ho applicato con la colla i nastri di diversi colori, in lunghezze variabili, ma comunque utili a coprire la distanza sedile anteriore – seggiolino. All'estremità di ciascun nastrino ho applicato una chiusura con il velcro, così da poter attaccare e staccare i giocattoli con facilità (foto 3).

Ho poi realizzato, con stoffa di colore diverso, una tasca nella parte inferiore del pannello, utile per riporre giocattoli, biberon, ciuccio, biscotti... insomma, chi più ne ha più ne metta!

Sono passata poi alla decorazione della parte superiore del pannello. Per questa parte avrei avuto in mente centomila progetti, ma alla fine ho pensato che sarebbe stato meglio decorarla con qualcosa di allegro. Le strisce bianche e rosse della stoffa con cui ho realizzato la tasca mi ricordavano molto il tendone di un circo, così ecco un simpatico leone e un gattone (o una tigre, chi lo sa?) ad allietare i viaggi di Polpetta! E per finire, ho aggiunto anche le bandierine, così l’atmosfera del circo è completa (foto 4)!

Devo dire che l’idea del pannello è stata un successo: Polpetta è interessata ai giochini appesi ai nastri e, quando le cadono, per me è sufficiente un semaforo rosso per recuperarli: mi basta afferrare il nastro giusto e ripescare il gioco dall'angolo buio in cui si era nascosto! E poi, prima di scendere dall'auto, infilo tutto nella tasca e i giochi sono pronti per il prossimo viaggio!

Con questo post partecipo e aderisco molto volentieri alla campagna “Noi viaggiamo sicuri” di Appuntamenti CreAttivi

martedì 18 giugno 2013

Il valore di mezz’ora

Quando diventi mamma il tempo cambia. Inesorabilmente. Inevitabilmente. Il tempo non è più tuo, acquista un valore nuovo, ricco, è la dimensione che più in assoluto viene destabilizzata e rivoluzionata dall'arrivo di un pupetto, che sia il primo o che sia il quinto, poco importa.

Ogni mamma si lamenta di non avere tempo a sufficienza (e io che mi lamentavo anche prima... puff... povera illusa...!), ogni mamma (e in fondo, anche ogni papà, suvvia...) sa che le giornate diventano una rincorsa al minuto, una staffetta tra un appuntamento e l’altro, un gioco di equilibri tra la spesa, la cena, il gioco con i figli e gli impegni di lavoro (e magari anche una doccia, giusto per gradire...). Non voglio fare vittimismo (cosa che mi riesce sempre piuttosto bene!), ma vi sfido a trovare una mamma che sia pronta a dimostrare il contrario di quanto ho scritto sopra! C’è chi prende la cosa in modo zen, chi ci impazzisce, chi semplicemente cerca di fare il meglio che può, altalenando momenti di piena soddisfazione per essere riuscita a ultimare cena-nanna pupa-lavaggio piatti alle 9 di sera con attimi di sconforto per non avere nemmeno il tempo per fare pipì. Ecco, io rientro in quest’ultima casistica...

 E allora capirete perché sono stata così contenta di sapere che avrò la possibilità di ridurre la pausa pranzo di mezz'ora e anticipare così l’uscita di 30 minuti! Eh sì, perché volete mettere quanto possono fare TRENTA bellissimi minuti in più al giorno a mia disposizione, tenuto conto che tra meno di un mese tornerò alla scrivania per 8 ore (... incubo!!!)? Potrò, ad esempio... fare shopping (sì, certo... in mezz'ora non so comperare neanche il latte nel negozietto accanto casa!), andare dalla parrucchiera, accorciare la lista di tutti quei progettini che mi affollano la mente, fissare finalmente gli appuntamenti con meccanico-idraulico-elettricista e sistemare tutte quelle cosette ancora in sospeso a casa...

Ma più semplicemente, potrò passare mezz'ora in più con la mia Polpetta. Mezz'ora, spero, per riuscire a sedermi e giocare con lei, per portarla a fare un giro in altalena o per farle un bel bagnetto... perché se esci di casa alle 8 di mattina e torni alle 6 la sera, anche queste piccole cose diventano un vero e proprio lusso. In fondo devo essere grata, perché avere Polpetta è un grande aiuto per tenere lo sguardo fisso sulle cose che davvero contano, su quelle che salvano e che ti aiutano a riportare un equilibrio tra le priorità della tua vita.

E voi, cosa fareste con mezz'ora in più al giorno?

giovedì 13 giugno 2013

Creatività applicata al pc: portapenne con pattern fai da te!

Latito, lo so, ma è una settimana strana... Visto che Polpetta a breve spegnerà la sua prima candelina, questo sarà il mio ultimo mese di lavoro a orario ridotto e ne sto approfittando per sistemare le ultime cose ancora "provvisorie" in casa, il che si traduce in zero tempo per pasticciare con colla a caldo, forbici e nastrini...

Inutile dirvi che non ho assolutamente voglia di tornare a lavorare a orario pieno (ringrazio comunque di avere il lavoro, per carità!) e solo all'idea di sottrarre altre due ore della mia giornata a Polpetta mi fa venire una tristezza che non vi dico... Ma forse ci abitueremo presto entrambe, sarà solo questione di riuscire a trovare un nuovo equilibrio... Considerando che da quando lei è nata non sono ancora riuscita a tenere in equilibrio niente, direi che la vedo grigia... ma vi farò sapere!!!

Fatto sta che, avendo poco tempo a casa, sto sfogando la mia vena creativa in pausa pranzo, divertendomi con Photoshop e creando i più diversi motivi per le carte da decoro (per la serie, ma non hai proprio niente di meglio da fare in pausa pranzo?). Ecco sotto alcuni esempi di pattern DIY...

Ed ecco la fine che hanno fatto: appiccicate ad anonimi rotoli di cartone (erano quelli della carta da cucina) per diventare un coloratissimo porta penne da scrivania!


La realizzazione del porta penne è veramente semplice: è sufficiente tagliare il rotolo di cartone ricavandone rotoli più piccoli, di diverse altezze (io avevo a disposizione due rotoli, in questo caso). Prendere la misura di ciascun cilindro sulla carta e ricoprirli (si possono usare anche ritagli di carta da regalo, come ho fatto con il cilindro giallo che sbuca in fondo), poi incollare insieme i cilindri e chiudere il fondo con del cartoncino. Et voilà! Devo dire che il pattern a pois piccoli mi piace un sacco!

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giovedì 6 giugno 2013

Arrivano le Principesse!

Entriamo ufficialmente nel tunnel delle Principesse. Ma in questo caso la colpa (se si può definire tale) non è della pupetta di casa, ma tutta della mamma... Ebbene sì, me ne prendo la responsabilità (ricordatemelo, per favore, quando pregherò perché mia figlia non mi parli più di corone, scarpette di cristallo e fatine!!!)! La cameretta di Polpetta ospita una tristissima libreria Billy (non me ne voglia l’IKEA, ma la libreria Billy è veramente triste... e poi, si possono chiamare i mobili per nome? Mah...) e avrei voluto decorarla con stickers, quadretti, disegni allegri, insomma, tutto pur di non vedere la sua triste e bianca semplicità.
Alla fine, dopo qualche giro su internet e dopo essermi persa in Pinterest più e più volte, ho trovato quello che faceva al caso mio... Guarda un po’, le Principesse Disney!
Le silhouettes mi sono piaciute subito, la versione originale vista su Pinterest prevedeva di incorniciare semplicemente le stampe dei disegni, ma io avevo bisogno di altro... Stencil! Così, pensa che ti ripensa, sono arrivata alla soluzione... E devo dire che il risultato finale, per essere un esperimento, è stato più che soddisfacente!

Ecco cosa vi serve:
- stampe delle silhouettes
- carta trasparente semirigida (carta per stencil, oppure semplicemente dei fogli per plastificatrice, o ancora le copertine trasparenti per rilegare, che sono poi quelle che ho usato io)
- taglierino
- colori acrilici a scelta
- cartoni telati, cartoncino o altro supporto su cui dipingere
- gommapiuma o tamponi per dipingere
- scotch carta

Ed ecco come ho fatto:
Prima ho preparato la tela, stendendo una mano di colore neutro (nel mio caso, un bianco avorio) così da avere una base uniforme, ma che si distinguesse dal biancume della libreria Billy.

Per realizzare lo stencil: ho fissato la stampa della silhouette sul retro del foglio trasparente con lo scotch carta e ne ho poi ritagliato la figura, seguendo i contorni con il taglierino (quando intagliate la figura procedete molto lentamente e prestate attenzione a non eliminare parti che possano servirvi!). Terminato l’intaglio, staccare con delicatezza la figura e rimuovere il foglio togliendo lo scotch carta.

Una volta asciugata la tela su cui avete steso la base di colore neutro (io ho atteso 24 ore per sicurezza), procedete con lo stencil: fissate il vostro stencil sulla tela con lo scotch carta e, aiutandovi con un tampone per stencil (potete realizzarlo anche con un po’ di gommapiuma fissata con lo scotch carta), picchiettate delicatamente il colore prescelto riempiendo bene tutta la figura.

Attendete qualche tempo perché il colore asciughi bene e rimuovete lo stencil: ecco fatto! Potete eventualmente sistemare con un piccolo pennello le imprecisioni che dovessero esserci, e potete divertirvi a decorare il quadretto come più vi piace: io ho aggiunto qualche dettaglio con la tempera 3D bianca (ho disegnato la corona di Campanellino) e qualche brillantino alla Bella Addormentata (sul diadema e sulla mano). Non ho realizzato una cornice, perché ho preferito non pasticciare troppo le tele e far risaltare le Principesse.

Eccole appese (grazie allo scotch biadesivo, non ho dovuto forare la libreria con chiodi o ganci) nella cameretta di Polpetta!

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