Al rientro dalle vacanze natalizie sono rimasta piacevolmente sorpresa dall'iniziativa di Rita che, facendosi un po' portavoce di quanto accade a molte mamme-blogger, ha scelto di aprire una finestra sul proprio "dietro le quinte", scegliendo un modo ironico e davvero semplice per confessare che dietro a un lavoretto fai-da-te che raccoglie consensi da ogni parte del mondo c'è una pila di piatti da lavare che attende nel lavandino...
Quando ho letto il post e i commenti entusiasti di tutte le altre mamme blogger che hanno aderito all'iniziativa mi sono un po' vergognata: ho chi mi dà una mano con le pulizie, chi stira la biancheria e un SuperPapi che mi aiuta a casa, e comunque a volte mi lamento a nastro perché vorrei più tempo e vorrei riuscire a fare tutto... Io, che ho per il momento una sola bimba (e un'altra nella pancia, ok, ma quella per ora conta la metà!), a differenza di altre mamme che hanno una schiera di pargoli da gestire e che riescono comunque (non so bene come...) a far quadrare tutto, blog compreso, mi sono appunto chiesta come avrei potuto sorridere della mia disorganizzazione, nonostante tutti gli aiuti che ho...
Poi ho pensato che, in fondo, non c'è molta differenza tra le mamme che producono a nastro meravigliosi manufatti, allattando mentre dipingono, e mamme che si svegliano alle 6 e mezza per riuscire a farsi una doccia ed essere presentabili in ufficio, posto da cui scappano esattamente allo scadere delle 8 ore lavorative (come nemmeno Cenerentola a mezzanotte...) per tornare a casa e rituffarsi nel turbinio di pannolini-pappe-spesa-cena-lavatrici...
Insomma, nessuno ha mai lontanamente pensato di paragonarmi a Wonder Woman e io non mi sono mai sentita una degna aspirante a questo ruolo, ma aderisco appieno all'iniziativa di Rita perché credo che condividere grazie alla rete tutti i nostri desideri e le nostre aspirazioni (che siano una promozione in ufficio o semplicemente riuscire a stirare l'infinita pila di panni da stirare) insieme ai nostri piccoli "fallimenti" quotidiani (essere a lavoro con il latte spalmato sul maglione o perdere ore per realizzare un progetto che si rivela un flop!) ci aiuti a farci sentire più normali, meno Wonder Woman, ma comunque mai stanche di desiderare cose grandi!
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