Eccomi di nuovo, dopo una parentesi pasquale di quelle che non ti aspetti, segnata da un tempo grigio, freddo, e da qualche addio inaspettato. Una Pasqua che mi ha portata a pensare seriamente al senso profondo di questa ricorrenza, perché di fronte alle vite che si spezzano improvvisamente ti viene proprio da pensare che, se la storia della Risurrezione non fosse vera davvero, allora niente avrebbe senso in questa vita.
Nonostante un velo di tristezza sullo sfondo, passare qualche giorno a casa con Polpetta, dopo tanto tempo, è stato proprio bello: lei ora è super-divertente, ha quasi 9 mesi e ogni giorno impara qualcosa, fa veramente troppo ridere! Approfittando delle mie giornate casalinghe (io i buoni propositi per fare giardinaggio li avevo, lo giuro, ma la pioggia...!) ho introdotto nel menu di Polpetta una piccola novità che mi ha riempita di orgoglio: l'omogeneizzato fatto in casa!
Sì, lo so che non è la scoperta dell'America, ma abbiate pazienza... volete mettere la soddisfazione di riempire i piccoli vasetti di vetro con una poltiglia del tutto simile a quella che si compra, con la differenza che costa meno e che è sicuramente più sicura? Ecco, credo valga proprio la pena provare, perché con il minimo sforzo si ottiene un risultato eccellente, e questi sono decisamente i miei esperimenti preferiti!
Io ho seguito le indicazioni dell'ormai mitico Cucchiaino di Alice e ho realizzato due versioni di omogeneizzato (una di pollo e una di tacchino), sempre con lo stesso procedimento. Inutile dirvi che la qualità della carne fa la differenza... Noi ci siamo affidati al macellaio del paese: se guardi i prezzi ti sembra di entrare in gioielleria, ma almeno la carne è buona, fresca e italiana.
Il procedimento per la realizzazione è semplice, alla portata anche di chi non è per niente amica di pentole e fornelli: basta far cuocere la carne a vapore, aggiungendo nell'acqua di cottura una patata piccola. La carne cuoce abbastanza in fretta (circa 10 minuti se i tagli sono piccoli), quando è pronta va frullata con un po' di acqua di cottura e i pezzi della patata bollita: FATTO! Incredibile, vero? A questo punto vi sarà sufficiente riempire i vasetti e congelare le monoporzioni per i giorni successivi.
E la cosa bella è che anche l'acqua di cottura diventa preziosa: non buttatela! Diventa un ottimo brodo, base per pastine o risottini, da utilizzare subito o da surgelare per quando si va di fretta.
Ve l'avevo detto: minimo sforzo, massima resa... Se non sono soddisfazioni queste...!
Prossimo step: provare la versione di pesce. Vi farò sapere!
Stefi ti ho lasciato un premio sul mio blog:
RispondiEliminahttp://faccioedisfo.blogspot.it/2013/04/premi-amici-blogger-e-nuove-conoscenze.html
spero ti faccia piacere!
Grateful for shharing this
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