L'energia positiva del MammacheBlog Creativo

Stavolta ce l’ho fatta, anche io ho partecipato al Mammacheblog Creativo che si è svolto lo scorso sabato a Milano, in una location meravigliosa, quasi magica, la Fonderia Napoleonica (questa è la Milano che amo, quella nascosta nei cortili e quella che ti sorprende con la sua bellezza che non t’aspetti!).

Per me si è trattata di una prima volta, un debutto che è arrivato a nemmeno un anno dall'apertura del mio blog e che mi ha portata a toccare con mano un mondo finora conosciuto solo virtualmente e che ha, invece, un meraviglioso riscontro concreto.

A sorprendermi sin dall'ingresso è stata l’atmosfera: quella sensazione di sentirsi accolte, sentirsi a casa, tra ragazze che condividono la tua esperienza di vita ognuna a proprio modo, che affrontano le gioie e le difficoltà di essere mamma in un mondo con ritmi e tempi lontanissimi dalle esigenze dei bambini e della famiglia. Donne dalle menti che non si fermano mai, che per rilassarsi sferruzzano per ore la sera, dopo che hanno messo a letto i bambini, per trovare quel rassicurante contatto con se stesse dopo le fatiche della giornata (e come vedete nella foto sferruzzano anche ascoltando i MumTalk, a dirla tutta!).

A rendere tutto più speciale, invece, ci hanno pensato gli incontri: quelli attesi, con mamme blogger che si sono conosciute solo in rete e il cui volto si limitava a uno scorcio visibile nell’immagine del profilo, quelli sorprendenti, con ragazze che già si conoscevano in precedenza e che mi sono ritrovata lì, al banco del caffè, chiedendoci sorprese “anche tu qui?!?!”. E poi le nuove conoscenze, con mamme-blogger super simpatiche con cui si è condiviso l’ascolto dei MumTalk o il momento creativo, come se ci fossimo sempre conosciute.

Mi sono resa conto, tornando a casa, che ne avevo bisogno. La “mammitudine” respirata al Mammacheblog è di quelle sane, di quelle che ti passa un’allegria contagiosa, che ti rassicura, che ti mette voglia di fare nonostante la stanchezza e i mille impegni di ogni giorno.

Sono tornata a casa grata, infinitamente grata, e commossa. Saranno forse stati gli ormoni della gravidanza, ma avevo davvero bisogno di vedere con i miei occhi che sì, essere mamma è faticoso, ma la fatica è nulla di fronte all'energia che i figli sanno tirarci fuori, le difficoltà sono niente in confronto alla capacità che abbiamo di adattarci e re-inventarci.  Essere mamme è già “creativo” per definizione (c’è qualcosa di più “creativo” che il mettersi a disposizione di una nuova vita, modificandosi fin nelle viscere per far spazio a una vita che nasce?), ritrovarsi tra mamme che si definiscono creative dà una vera e propria scossa.

E poi, piccola parentesi, anche io sono tornata a casa con la mia piccola, personale opera d’arte: sapete che amo il riciclo e proprio per questo mi sono iscritta a Lab tenuto da Cristina Sperotto: ecco le foto del mio capolavoro, realizzato con stoffe e tessuti di recupero. Fa già bella mostra di sé in taverna e presto avrà ottima compagnia grazie a una lampadina che mi si è accesa proprio durante il Lab... ve l’ho detto che l’energia delle mamme è contagiosa!