domenica 16 marzo 2014

La traccia che rimane. I nonni sono sempre un aiuto?

Sono latitante da qualche tempo sul blog, lo so. Queste ultime settimane di gravidanza mi stanno mettendo a dura prova, inizio a essere poco autosufficiente e faccio fatica a fare anche le piccole cose, come giocare con Polpetta, cambiarle il pannolino o preparare pranzo e cena. Tutto grazie a un simpatico mal di schiena che mi tiene compagnia giorno e notte e che ora, grazie ai massaggi, spero di convincere ad andarsene!

Purtroppo sul fronte "aiuti" da queste parti non siamo messi benissimo... Sento ripetere da un po' tutte le parti che i nonni sono una grande risorsa, quando si diventa genitori. Eppure, confrontandomi con molte mamme, emerge un quadro che sempre più spesso non dipinge un vero scenario di aiuto. E questo mi consola, eccome se mi consola!

Avere un aiuto è fondamentale quando si diventa mamma, così come è naturale aspettarsi una mano dai nostri genitori che prima di noi -e proprio con noi- hanno vissuto sulla loro pelle l'esperienza dell'arrivo di un bambino. Però oggi la naturalezza di questo aiuto mi sembra sia venuta meno. Spesso l'aiuto, che dovrebbe essere gratuito e partire dal riconoscimento di un bisogno dell'altra persona, diventa un'imposizione del loro ruolo di nonni (della serie "non sei tu che diventi mamma, ma io che divento nonna"), con la conseguenza che, pur di avere una mano, le mamme si fanno da parte e lasciano campo libero ai nonni, per la pace in famiglia o per non sembrare sconvenienti.
Ma dev'essere questo il prezzo da pagare?

A volte, invece, sembra proprio che non ci arrivino, a capire che hai bisogno di una mano. L'aiuto che ti viene offerto è sempre subordinato alle LORO disponiblitià, ai LORO impegni e secondo le LORO modalità (del tipo vengo lì e ti tengo il bambino, quando tu preferiresti che ti fosse fatta la spesa...). Non chiedono, ma offrono uno specifico "servizio" in base a esigenze che non sono tue, ma loro (sempre in buona fede, naturalmente...). E la cosa peggiore, quando provi a chiedere un favore in base ai tuoi bisogni, è quello di sentirsi rispindere di no, perchè magari loro vogliono stare col bambino.

Basta chiedere espressamente, direte voi. Vero. Ma è sempre così facile domandare? E cosa succede poi quando l'aiuto ci viene fatto pesare? E cosa accade invece quando ti aspetti una mano e questo aiuto non arriva, quando magari chiedi anche un aiuto e ti viene negato, magari con la scusante che "io alla tua età ne avevo due e ce l'ho fatta da sola"?
Quale traccia rimane dentro di noi di questo mancato aiuto da parte delle persone da cui più naturalmente ci aspetteremmo una mano? Parlando con tante mamme, mi rendo conto che spesso la ferita è profonda, che questa mancanza fa scattare l'istinto di Wonder Woman, della serie "vabbè, farò tutto da sola!", spesso con conseguenti mamme stressate e bimbi nervosi.

Io credo che sia importantissimo saperci riconoscere bisognose, ma che sia altrettanto importante essere in grado di gestire gli aiuti che abbiamo, o di procurarci quelli giusti nel caso non ne avessimo. La qualità dell'aiuto fa la differenza, sia per la mamma sia per il bambino, soprattutto all'inizio.
Ci saranno sicuramente nonni che, d'accordo con la mamma, riescono a rendersi utili davvero e nel migliore dei modi, e non nego che i nonni restino figure importantissime per i bimbi, che siano vicini o lontani.

Per quanto mi riguarda, io cerco di tenere duro e di cavarmela come posso, che tanto certe teste non le puoi cambiare, la mia compresa...
E voi come siete messe a nonni e ad aiuti?

PS: spero e conto di tornare a raccontarvi presto dei miei pasticci per Polpetta e per la bimba in arrivo...

7 commenti:

  1. Sì, tu tieni duro!!
    Sapessi quante volte anch'io mi sono sentita dire un "no" da mia mamma perché aveva questo o quell'impegno e poi ho scoperto che tutti i fine settimana dedica mezza giornata a stirare le cose di mio fratello (che è sempre stato il cocco di mamma) e sua moglie, che non hanno figli e avrebbero tutto il tempo per stirarseli da soli!!
    Capisco benissimo la tua rabbia e la tua delusione!

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    1. Eh sì, hai ragione, al momento la delusione ha comunque il sopravvento... poi una in qualche modo ce la fa, e la delusione passa... ma io credo che una traccia di quel che abbiamo provato rimanga comunque, come una cicatrice... sì sì io tengo duro, e cerco aiuti altrove intanto...!

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  2. Su questo fronte non mi posso lamentare, fortunatamente! Ovviamente, come scrivi tu, bisogna a volte giungere a compromessi e ingoiare qualche rospo!

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    1. Beata! Mi consola tanto sapere che c'è chi da questo punto di vista non fa fatica! I rospi da ingoiare ci sono sempre, non solo con i nonni! ;)

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  3. Sinceramente io non posso lamentarmi dato che ho tutti i nonni lontano e quando vengono non solo stanno con Tommaso (che, avvenendo di rado, mi sembra più che giusto e mi fa solo piacere) ma puliscono tutta casa, stirano eccetera.
    Però secondo me la cosa migliore è parlare. Quando mia madre è troppo invasiva o quando mia suocera ha fatto cose che mi hanno dato fastidio, la cosa migliore è stata parlarne (ovviamente in modo più calmo possibile, mentre invece con mia madre io tendo a sbroccare) o, nel caso di mia suocera, farci parlare mio marito.
    Non potresti dirgli semplicemente quello di cui hai bisogno, invece di chiedere un aiuto generico? (del tipo: "Mi andresti a fare la spesa? Ci sarebbero i panni da stirare". eccetera)

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    1. Franci vorrei avere una sola briciola del tuo equilibrio! Io tendo generalmente a sbroccare, forse perchè quando chiedo esplicitamente (e generalmente ai miei genitori, dato che i suoceri sono lontani) capita che mi sia risposto di no... e alla lunga chiedere diventa più difficile! Mi sa che anche io devo un po' abituarmi a gestirli... ci vuole sempre un po' a trovare un equilibrio!

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    2. Ehm... io mostro un certo equilibrio proprio perché li ho lontani e non troppo invasivi... quando mia mamma diventa troppo invadente sbrocco con facilità pericolosa, e adesso che mia suocera sembra entrata in modalità "pizzi e trine" per la nuova arrivata (cosa che mi manda in bestia solo al pensiero) ci faccio certe litigate notturne, tra me e me, prima di addormentarmi...
      E comunque se ti senti rispondere di no, soprattutto dai tuoi genitori, non fa piacere. Cioè, se non capiscono loro che hai bisogno di aiuto... Magari prova a spiegarglielo, tutto quello che hai scritto in questo post. E se non lo capiscono ancora dovrai rassegnarti ad essere una wonder woman... :-)

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