giovedì 30 maggio 2013

Ricordi sotto vetro

So che sarà capitato a tutti i neo genitori: scattare foto al pupetto di turno come se non ci fosse un domani, scaricare la batteria della digitale e riempirne la memoria per il desiderio di voler immortalare ogni singola smorfia e ogni piccolo progresso quotidiano.
Il punto è che (sarò un po’ antica in questo, ma concedetemelo...) riguardarle foto digitali sullo schermo di un pc non è sicuramente appagante quanto vedere le foto stampate e potersele gustare con calma. Così mi sono trovata sommersa di cornici un po’ su ogni mensola della casa, purtroppo comunque non sufficienti a ospitare tutte le foto che mi sarebbe piaciuto tenere in mostra.

Ho più volte pensato di “fare da me” le cornici (su internet ci sono infiniti tutorial per questo), ma come sapete il tempo per una mamma è sempre tiranno, dunque ero alla ricerca di qualcosa pronto all'uso. Così quando ho visto questa idea in rete, ho pensato che facesse proprio al caso mio. Sì, perché la lista dell’occorrente è davvero minimal e la semplicità dei materiali usati fa sì che questa idea sia veramente alla portata di tutti.

La foto rende bene l’idea: recuperate un vasetto di vetro della forma e dimensione che più vi piace, ritagliate la foto a misura del vaso, arrotolatela e infilatela nel vasetto. Posizionate il vasetto capovolto, in modo che non si riempia di polvere (la sola idea di doverli pulire anche all'interno mi faceva venire l’ansia!!!) e personalizzate a vostro piacimento! Io ad esempio ho riciclato un nastrino di organza arancione.
Ecco il risultato, replicabile infinite volte in base al numero di vasetti che desiderate riciclare!


Il mio (qui immortalato per l’occasione in salotto) ha poi trovato posto sulla mensola della cucina (e dove avrebbe potuto stare un ex barattolo della marmellata?), l’unico locale della casa (bagni a parte, ma non escludo di arrivare presto anche lì!) in cui le foto non erano ancora arrivate! Ora ci sto dando dentro con le olive: sono quasi finite e poi il vasetto avrà una degna seconda vita accanto a questo mio primo esperimento!

E siccome ci ho preso gusto, anche con questo post partecipo al contest Vacanze riciclose e/o fai da te di Riciclattoli, Mammabook e Artefatticlod.

martedì 28 maggio 2013

Musica da... tavola!

Un trasloco porta sempre alla luce reperti archeologici di vita passata che non ricordavi più di avere. Parte di questi reperti "musicali" sono custoditi in decine di vecchi CD, ormai inutilizzati, che hanno occupato un angolo dello studio in attesa di trovare una collocazione migliore (il cestino?).

E poi, dopo i traslochi, succede che ti accorgi sempre che ti manca qualcosa: nuove necessità dettate dalle dinamiche che subentrano in una casa ancora sconosciuta, dove le abitudini si devono reinventare per far diventare gli spazi a nostra misura.

Tutto ciò per dire che mi sono accorta che mi servono sottobicchieri. Le bottiglie di vino sgocciolano sulla tovaglia e rischiano di macchiarmi il tavolo nuovo... Però ci sono cose che non riesco proprio a trovare nei negozi e, ahimè, i sottobicchieri (e anche le tovaglie di plastica che proteggono i tavoli, in effetti...!) sono tra queste: dite la verità, voi avete mai visto dei sottobicchieri nei negozi?
Così grazie a un’idea scovata in rete, che purtroppo non riesco più a ritrovare e che dunque non posso linkarvi, ho trovato come salvare dal triste destino del cestino i cd inutilizzati: trasformarli in sottobicchieri!

Il procedimento è veramente semplice e mi ha permesso anche di utilizzare un altro pezzettino della carta dell’uovo di Pasqua che già avevatevisto qui. Ho dipinto con lo smalto color avorio la parte stampata del CD, per renderlo più neutro (immagine 1), ho poi tracciato la sagoma del CD sulla carta colorata dell’uovo di Pasqua (immagine 2), ritagliato e incollato (immagine 3). Ho inizialmente usato la colla vinilica che, però, con la carta dell’uovo di Pasqua non funziona benissimo, dunque ho aggiunto qualche goccia (goccia, mi raccomando...!) di colla a caldo per fissare meglio il tutto. Fatto! La carta dell’uovo di Pasqua secondo me è perfetta per questa funzione perché, anche se si bagna, non si sgualcisce e può essere asciugata e pulita. Se preferite utilizzare altri tipi di carta o stoffa (es. carta da regalo) è necessario ricoprirla con uno strato di plastica trasparente che impermeabilizzi il tutto.

Questo è stato il mio primo esperimento, ma ho un sacco di ritagli di carta e stoffa, oltre che a una pila di vecchi cd, da smaltire e penso proprio che preparerò una collezione sterminata di sottobicchieri che colorino le tavolate estive! Vi terrò aggiornati!

Con questo post partecipo al contest Vacanze riciclose e/o fai da te di Riciclattoli, Mammabook e Artefatticlod.

venerdì 24 maggio 2013

Girandola riciclosa fai da te

Ci sono cose che mi portano dritta dritta all'estate. A parte il sole e il caldo (aspetti, questi, di cui in questi giorni più che mai sento la mancanza, saranno forse i SEI GRADI che c'erano stamattina...!), una di quelle cose che da sempre associo alla bella stagione è la girandola.
Non so bene perché a dirvela tutta, sarà forse che mi dà l'idea di giochi all'aperto, di venticello tiepido di primavera, o sarà perché è un giocattolo semplicissimo che mi è sempre piaciuto e che dunque associo naturalmente alle cose "belle", come appunto è (o per lo meno, dovrebbe esserlo) la primavera.
Ad ogni modo, da qualche tempo anche Polpetta ha iniziato ad apprezzare le girandole: quando ne vede una (compresa quella che svetta sul tetto del condominio di fronte casa e che ammira ogni volta che ci affacciamo dalla finestra) fa roteare la sua testolina e batte le mani tutta divertita. Era proprio giunto il momento di costruirne una speciale solo per lei!
E quale miglior occasione di questa per dare un senso all'incarto dell'uovo di Pasqua di Minnie che conservavo diligentemente da mesi?!?

Ecco il procedimento, davvero semplice, per realizzare la vostra personalissima girandola.
Occorrente:
- cartoncino
- carta colorata (nel mio caso ho recuperato, appunto, l'incarto di un uovo di Pasqua)
- righello, forbici e colla
- tappo di sughero
- stecchini di legno e stuzzicadenti

Ritagliate nel cartoncino un quadrato delle dimensioni che desiderate. Ritagliate nella carta dell'uovo di Pasqua un quadrato delle stesse dimensioni e incollatelo sul cartoncino, facendolo combaciare perfettamente. Tracciate a matita le diagonali del quadrato, tagliate quindi lungo le diagonali per circa 2/3 della lunghezza che separa ogni angolo dal centro (detta così sembra complicata, ma dalla figura si capisce molto meglio!).
Ora è il momento di bucare: con la punta delle forbici o con una bucatrice, fate un foro al centro del quadrato e uno in corrispondenza di ogni lembo che ripiegherete verso il centro del quadrato, così come vedete fatto nella foto.

La girandola è fatta, ora passiamo al supporto che le permette di girare. Io ho pensato di utilizzare gli stecchini e i tappi di sughero: ricavate dal tappo di sughero dei dischetti dello spessore che vi sembra più consono; un dischetto vi servirà per il retro della girandola, per fissare lo stecchino più lungo e lo stuzzicadenti orizzontale che regge la girandola, mentre l'altro servirà per chiudere la girandola sul fronte e permetterle così di girare.


Fatto! Bellissima, vero? Adesso aspettiamo solo l'estate per poterla posizionare in qualche aiuola del giardino. Nel frattempo, ha trovato posto nel vaso in salotto!

lunedì 20 maggio 2013

Sabbia bianca da salotto

Allora, avete sfoderato calzoncini corti, sandali e occhiali da sole?!? Ecco, io ho fatto il cambio di stagione negli armadi l'altro giorno e, puntualmente, è tornato l'inverno...
Solidale con quanti si dicono stanchi di questo freddo, in questo ennesimo weekend casalingo all'insegna della pioggia e della febbre di Polpetta la mia voglia di sole e di mare è arrivata a livelli storici.
Sarà per questo che, sabato pomeriggio, con la Nipote in preda a corse folli per il mio salotto e Polpetta che dava i primi segni di cedimento causa malessere, mi sono decisa a portare un po' di estate in casa.
E cosa, per i bambini, fa più estate in assoluto, se non il giocare con la sabbia? E se questa sabbia fosse bianca come quella delle spiagge coralline, non sarebbe stupendo? E se poi fosse proprio a portata di salotto, pronta da sfoderare quando serve? Un sogno!
Insomma, sabato abbiamo avuto l'ardire di farci in casa un pezzo di spiaggia grazie alla Moon Sand che avevo scoperto sul blog di Rita!
Niente di più semplice da realizzare: 8 parti di farina e 1 parte di olio (io ho usato un residuo di olio idratante per bambini). Mescola, mescola, mescola e... fatto!

La Nipote è rimasta incollata alla sedia per un'oretta, trafficando con barattoli, tazzine e cucchiai, divertendosi a fare formine e, sì, anche lanciando la sabbia un po' dappertutto (però è bastato spazzare il pavimento per portare tutto come prima)!


Visto il divertimento della Nipote, direi comunque che un po' di farina sparsa per casa è il male minore.
Però se sperate di soddisfare, almeno un pochino, la voglia di mare con questa sabbia surrogata, devo dirvi che almeno per me non ha funzionato... attendendo tempi migliori, comunque, è una buona consolazione!

Buon divertimento e buona settimana a tutti!

mercoledì 15 maggio 2013

Un segnalibro facile facile per le pagine del cuore


Lo so che mi direte che sono antiquata, che nell'epoca dei tablet e degli ebook io vi parlo di segnalibri e di pagine di carta stampata... Ma cosa volete farci, io faccio ancora parte di quell'esercito di nostalgici che adora il profumo di un libro nuovo, che ha un gusto tutto particolare nello sfogliare le pagine e renderle “vissute”... perché il bello di un libro è che, dopo il tuo passaggio, lui conserva tracce di te che lo hai letto: una piega all'angolo di una pagina, una sottolineatura, un post-it dimenticato tra le pagine, a segnare un pensiero che ti aveva colpito...

Sarà per questo che, quando in ufficio mi sono capitate in mano tre graffette colorate, mi è subito venuto in mente di trasformarle, con un semplicissimo gesto, in piccoli segnalibri che sono subito finiti tra le pagine del volume che occupa ora posto sul mio comodino.


Come vedete, è semplicissimo: basta piegare la graffetta su se stessa alla metà del lato lungo e si ottiene una sorta di forma a cuore. Pronta per essere utilizzata come meglio si crede! A me è venuta l’idea di infilarla tra le pagine di un libro per tener traccia delle pagine “del cuore”, quelle che più mi hanno interessata, ma presto troverete questi colorati cuoricini anche in altri piccoli progetti che vi presenterò cammin facendo!

Belli, vero?

lunedì 13 maggio 2013

Fairy Garden Contest: votateMI!

Ebbene sì, è giunto il momento: vi sembrava troppo bello che questo blog fosse semplicemente una finestrella dove sbirciare ogni tanto, giusto per vedere cosa combino o cosa racconto... E ora, ecco che arrivo a chiedervi qualcosa!

Tranquilli, non vi chiedo soldi... Ma semplicemente un piccolo click, una preferenza (che, dopotutto, la vita è proprio fatta di preferenze, a ben pensarci!), un "LIKE" al mio Fairy Garden, sulla pagina di "Faccio e Disfo" nel Fairy Garden Contest di Rita.

Come fare?
Semplice: basta andare in fondo alla pagina e cliccare "LIKE" sulla foto del mio Fairy Garden, il primo di tutta la ricca collezione. Unico accorgimento: il voto vale solo oggi, lunedì 13 maggio...

Che dirvi, se non GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE! 

Buona settimana a tutti!

martedì 7 maggio 2013

Weekend fuori porta

Ne avevo così bisogno, e non lo sapevo... Come tutte le cose inaspettate, però, il gusto della sorpresa è stato ancora maggiore, così come grande è stato il piacere di scoprire quanto bene mi ha fatto trascorrere un weekend lontano da casa.

Nello scorso fine settimana abbiamo ufficialmente inaugurato la stagione estiva della nostra famiglia con la prima fuga tra i monti. In barba ai meteorologi che disegnavano nuvolette grigie su tutte le Alpi, ci siamo attrezzati con l’abbigliamento invernale e siamo partiti (con la macchina carica più della slitta di Babbo Natale, che quando ci si sposta con il primo figlio ti porteresti dietro anche il fasciatoio!!!).

Ammetto di non essere mai stata un’amante della montagna: non amo camminare, in estate mi scioglierei sotto il solleone tutto il giorno anziché coprirmi di felpe e anti-vento, vivrei 6 mesi in infradito e ogni volta al pensiero di mettermi gli scarponi da trekking mi viene da piangere... eppure, signore e signori, la montagna ha un potere nascosto: mi rilassa di brutto! Penso che Polpetta abbia ereditato questo gene da me, perché nel weekend se l’è dormita alla grande, e io di certo non sono stata da meno!

Siamo anche stati fortunati, grazie a qualche ora di sole abbiamo potuto fare delle mini passeggiate, con Polpetta che ha sperimentato (con un profondo pisolo mattutino) la comodità di essere trasportata nello zaino sulle spalle del Super Papi. Eh sì, la montagna rilassa proprio, non c’è che dire...



Regalo anche a voi qualche bella foto del posto che ci aspetta anche per il prossimo weekend. Inutile dirvi che non vedo l’ora che sia di nuovo venerdì...!